E’ attualmente in discussione in Commissione Trasporti alla Camera il testo del nuovo Codice della strada;
Le proposte avanzate dal Governo Lega-M5s riguardano in generale il mondo della mobilità a due ruote e porteranno a una vera e propria rivoluzione, ma vediamo insieme alcune delle novità proposte…
PER I CICLISTI:
- Precedenza ai semafori e agli incroci, infatti, non dovranno più accodarsi alle vetture incolonnate ma godranno di precedenza grazie a “una striscia di arresto avanzata” posta davanti ai semafori e agli stop (sarà compito dei comuni indicare una doppia linea in corrispondenza dei punti interessati);
- Nei centri abitati con limite di velocità pari a 30 km/h potranno viaggiare in contromano indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e della massa dei veicoli autorizzati al traffico, tuttavia, questa possibilità sarebbe vincolata all’emanazione da parte del sindaco di un’ordinanza e da apposita segnalazione con un pannello;
- Potranno circolare nelle corsie riservate ai taxi e agli autobus;
- Infine, sarà consentito il parcheggio delle biciclette in aree adibite dal Comune, sui marciapiedi e all’interno delle zone pedonali.
PER I MOTOCICLISTI:
- Obbligatorietà di un abbigliamento tecnico di sicurezza;
- Verrà aggiunta poi la possibilità di circolazione delle moto elettriche in autostrada;
- Infine, gli skate, i monopattini e gli hoverboard entreranno a far parte del Codice della strada e il dibattito è se potranno circolare solo nelle piste ciclabili o meno.
PER LE AUTOMOBILI:
- Su tratti autostradali a tre corsie s’innalzerà il limite di velocità a 150 km/h;
- Saranno introdotti nuovi Parcheggi “rosa” per le donne in gravidanza;
- Sarà inoltre vietato fumare alla guida;
- Infine saranno aumentate le sanzioni per l’uso del cellulare alla guida.
È evidente quindi la grande mole di proposte e novità che sono al vaglio della Commissione Trasporti alla Camera, tuttavia, proprio per questo motivo c’è chi mostra un certo scetticismo verso l’effettiva attuazione dell’intero pacchetto di riforme. Opposizione motivata dalla preoccupazione per la reale fattibilità di norme che sembrano di buonsenso, ma sono difficili da applicare nella complicata realtà delle strade italiane.