Ecotassa 2019: previsti aumenti per le auto più inquinanti

La Camera ha approvato, con il voto di fiducia, la Legge di Bilancio 2019 con significative novità per gli automobilisti. Si tratta dell’introduzione di un’ecotassa prevista per le auto immatricolate a partire dal primo gennaio 2019. Calcolata in base alle emissioni di CO2 dei veicoli, mira a ridurre l’inquinamento derivante dal trasporto privato. La parola ora passa al Senato.

Cosa prevede

Tale provvedimento, definito “bonus-malus”, prevede da un lato una tassazione variabile per le auto che inquinano maggiormente che va da 150 a 3000 euro commisurata ai valori di emissioni di CO2 del veicolo da 110 a oltre 250 gr/km. Dall’altro, i fondi derivanti da questa tassa finanzieranno gli incentivi previsti per l’acquisto di auto elettriche, ibride o a metano. Incentivi che vanno da 1.500 euro per quelle a metano e ibride (termico+elettrico) fino a 6.000 per quelle solo elettriche. I modelli con emissioni di CO2 inferiori ai 110 g/km non sarebbero comunque soggetti all’imposta.

I punti critici

Secondo le prime stime, è plausibile una contrazione nelle vendite delle vetture coinvolte superiore alle 150 mila unità. Ne consegue un danno previsto per l’industria automobilistica di circa 3 miliardi di dollari. Emerge inoltre che il 49% del mercato ne sarà colpito direttamente mentre solo l’8% beneficerà degli incentivi previsti per le macchine con emissioni inferiori a 90 g/km e il 43% sarà indifferente. Risulta quindi verosimile pensare a una modifica della norma per evitare una perdita economica così ingente. Dal punto di vista ambientale invece, questo provvedimento rischia di andare contro i buoni propositi iniziali, non rivolgendosi alle auto già in circolazione (che sono le più inquinanti). Penalizzare l’immatricolazione di nuovi veicoli porta al cosiddetto “effetto Cuba” ossia all’utilizzo di auto obsolete con conseguente rallentamento della loro sostituzione. Si vanificherebbero così gli enormi progressi compiuti dall’industria automobilistica per ridurre le emissioni di anidride carbonica dei veicoli di nuova produzione.

In conclusione

Si tratta di un provvedimento che nonostante le buone intenzioni potrebbe finire per non ottenere gli effetti desiderati. Resta ora da capire se e quali modifiche verranno apportate all’emendamento e come si pronuncerà il Senato a tal proposito. Certo è che l’ecotassa andrebbe ripensata, coniugando ecosostenibilità e spinta al mercato automobilistico, driver fondamentale dell’economia.

Fonte: Cercaofficina.it partner Autotime

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