La garanzia sulle auto usate: come funziona e cosa garantisce.

La garanzia sulle auto usate gode di una specifica normativa..Come funziona  e che cos’è il certificato di conformità?

Per quanto riguarda i veicoli usati, le normative di riferimento sono quelle che fanno capo ai diritti dei consumatori. Tuttavia, ci sono delle differenze in base alla natura del venditore: se, cioè, si è acquistata l’auto da un privato o da un concessionario o autosalone, e se è stata acquistata per uso professionale o meno.

Garanzia auto: la normativa di riferimento

Per la tutela in caso di acquisto di auto usata da un concessionario o da autosalone, la legge di riferimento è il Codice del Consumo, che non si occupa solo di automezzi, ma riguarda l’acquisto di tutti i prodotti di consumo.

Il Codice del Consumo, emanato con il D. Lgs. 206/2005, raccoglie tutte le disposizioni emanate in riferimento alla tutela del consumatore e consta di 146 articoli.

La norma che disciplina la garanzia auto usata, ha la funzione di proteggere l’acquirente quando dopo la compravendita si manifestano dei difetti inattesi ovvero dei quali non era stato debitamente informato prima di siglare l’acquisto.

Se, invece, l’acquisto avviene tra privati o se l’acquirente fa uso professionale dell’auto, si applicano gli art. da 1490 a 1495 del codice civile con riferimento alla sezione che si occupa della “garanzia per i vizi della cosa venduta”. In tal caso il venditore, pur non professionale, è comunque tenuto a garantire che l’auto sia nelle condizioni in cui viene proposta.

Quanto dura la garanzia auto

Chiunque acquisti una vettura usata da un rivenditore professionale o da un concessionario ha diritto alla cosiddetta garanzia di conformità per una durata di due anni dalla transazione.

Il Codice del Consumo, infatti, prevede la durata in 24 mesi. Tuttavia, concede che possa essere abbreviata  se c’è un accordo delle parti e se questo accordo è reso esplicito nel contratto di acquisto, ma non può essere comunque inferiore ai 12 mesi. Va sottolineato che la garanzia legale non può essere né esclusa né limitata, perché in tal caso ci si troverebbe di fronte a una clausola vessatoria, e quindi nulla.

Pertanto la garanzia sull’auto usata non ha bisogno di un attestato o di un libretto, sono sufficienti i dati riportati sul contratto di compravendita.

Che cos’è il certificato di conformità

La garanzia legale serve in particolare a tutelare l’acquirente contro difetti che potrebbero insorgere dopo l’acquisto e dei quali avrebbe dovuto essere messo a conoscenza al momento dell’acquisto. Il certificato di conformità serve appunto a certificare le condizioni della macchina al momento della compravendita. Per non incorrere in brutte sorprese, questo documento andrebbe letto con molta attenzione prima di impegnarsi all’acquisto.

Esso contiene la descrizione delle parti costitutive della vettura e tale descrizione deve corrispondere alle condizioni effettive in cui si trova la vettura. 

Se in seguito alla compravendita si presenta un difetto di conformità, l’acquirente deve renderlo noto al concessionario presso cui si è effettuato l’acquisto entro due mesi dal momento in cui il guasto si è manifestato. 

Garanzia convenzionale auto: un’ulteriore garanzia

Il Codice del Consumo considera un bene usato come non perfetto, per definizione, sicché la garanzia legale non può coprire ogni e qualunque imprevisto, ma soltanto quelli che potevano essere esclusi sulla base del certificato di conformità.

Tuttavia, esiste un’altra garanzia, che si aggiunge a quella legale: si tratta della cosiddetta garanzia convenzionale e viene utilizzata quando si verifica un guasto non prevedibile al momento dell’acquisto e che non è stato provocato da un urto.

Questo tipo di garanzia non sostituisce né limita la garanzia legale, semmai la completa e la integra. Proprio per questo motivo può avere diverso campo di applicazione e diversa durata.

Garanzia auto: come funziona

La garanzia legale non copre ogni guasto o imprevisto che può accadere dopo l’acquisto, ma soltanto i difetti che non erano stati comunicati al compratore, ovvero quelli che possono essere considerati una conseguenza di informazioni sbagliate o inaccurate date in sede di trattativa, o anche, infine, quelli che dipendono dal fatto che non erano state fatte le manutenzioni previste dalla casa costruttrice.

Quando si verifica questa situazione il consumatore ha diritto:

– alla riparazione o sostituzione della parte danneggiata, senza spese da parte sua;

– in alternativa, alla riduzione del prezzo o alla restituzione dell’automobile con corrispondente risoluzione del contratto e rimborso dell’importo pagato.

Per poter quantificare l’importo della riduzione o la somma da restituire bisogna tenere conto dell’uso del bene. Inoltre, le riparazioni o le sostituzioni vanno eseguite entro un “congruo termine” rispetto alla richiesta dell’acquirente.

Per quanto riguarda la gestione della garanzia legale e delle eventuali garanzie aggiuntive, è consigliato affidarsi ad esperti del settore. Le consulenze specializzate nella gestione di queste garanzie servono a tutelare sia i rivenditori professionali sia l’acquirente finale, offrendo un servizio di qualità in piena sicurezza.

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