A chi non è mai capitato di ricevere una multa per aver oltrepassato i limiti di velocità, oppure per aver parcheggiato dove non fosse consentito? In questi casi ognuno di noi nutre sempre una piccola speranza di un errore da parte dell’autorità che ha emesso la contravvenzione e quindi che la multa sia sbagliata. In Italia, particolarmente a Milano, gli errori non sono poi così rari: nel biennio 2016-2017 si sono registrati circa 105.000 casi di multa sbagliata. Tuttavia, anche se pensate di avere delle valide ragioni per contestare il verbale, la legge prevede delle ipotesi tassative di errori che possono costituire un presupposto per un ricorso. Quindi è bene sapere quali sono i vizi che possono portare ad un annullamento della contravvenzione e cosa fare in caso di multa sbagliata. Andiamo a scoprirlo insieme in questo articolo.
Vizi di natura sostanziale e formale
Le fattispecie che possono portare al ricorso contro una multa sbagliata rientrano in due categorie: sostanziale e formale. La prima riguarda, ad esempio, la mancanza dell’opportuna segnalazione di un autovelox, oppure l’erronea indicazione della velocità percorsa dall’automobilista.
I vizi formali invece riguardano la scrittura del verbale, il quale, come indicato dal Codice della Strada, deve indicare tra le altre cose data, ora e luogo della contravvenzione, generalità e residenza del trasgressore, targa dell’auto e norma del codice che è stata violata. Il verbale deve anche indicare le modalità per il pagamento in forma ridotta, se previsto, e l’autorità competente a cui presentare ricorso.
Multa sbagliata: quali sono gli errori che comportano la nullità?
In caso di errore formale si può parlare di multa sbagliata, anche se non in tutti i casi si arriva all’ottenimento dell’annullamento. Di seguito alcuni errori che comportano la nullità: nella via indicata sul verbale non è possibile che si verifichi la violazione accertata; la data inserita nel verbale non è quella corretta, oppure se non viene indicato l’importo da pagare e l’eventuale possibilità di ottenere uno sconto del 30% in caso di pagamento entro 5 giorni.
Non possono invece invalidare la multa l’assenza di dati riguardanti il colore o il modello della vettura. Inoltre in questa fattispecie rientrano tutti quegli errori che, sebbene importanti, possono essere compensati da altre informazioni del verbale: ad esempio la data di nascita errata non porta ad un annullamento se sono presenti altre informazioni, come il codice fiscale, che consentono l’esatta identificazione del soggetto.
Come fare ricorso in caso di multa sbagliata
Dopo esservi accertati che vi sia effettivamente un vizio formale che comporta la nullità del verbale avete tre possibilità per fare ricorso. La prima alternativa è l’autotutela, la quale si esercita direttamente presso l’ente che ha redatto il verbale che giudicherà poi in merito all’ammissibilità del ricorso.
Come seconda opzione potete presentare ricorso al prefetto entro 60 giorni dalla notifica della multa attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno. Mentre queste due alternative sono gratuite, non lo è invece il ricorso presentato al giudice di pace, a cui ci si può rivolgere direttamente, oppure in seguito al rigetto del ricorso da parte del prefetto. Quindi è opportuno valutare se convenga o meno presentare ricorso in rapporto all’importo della multa.
Fonte:cercaofficina.it – partner Autotime